di Thich Nhat Hanh
La pratica della consapevolezza è la chiave per l’illuminazione.
Quando si diventa consapevoli di qualcosa, si comincia ad avere l’illuminazione.
Quando bevete una tazza d’acqua e siete consapevoli di bere una tazza d’acqua, profondamente, con tutto il vostro essere, l’illuminazione nella sua forma iniziale è presente.
Essere illuminati è essere illuminati su qualcosa.
Io sono illuminato sul fatto che sto bevendo una tazza d’acqua.
Posso provare gioia, pace e felicità proprio grazie a quell’illuminazione.
Quando guardate il cielo azzurro e siete consapevoli del cielo azzurro, il cielo azzurro diventa reale e anche voi diventate reali.
Questa è illuminazione e l’illuminazione porta vera vita e vera felicità.
La sostanza di un Buddha è la consapevolezza.
Ogni volta che tornate al vostro respiro e praticate profondamente il respirare in consapevolezza, voi siete un Buddha vivente.
Quando non siete sicuri di cosa fare, tornate al vostro respiro, inspirate ed espirate pienamente consapevoli, e prendete rifugio nella consapevolezza.
La cosa migliore da fare nei momenti di difficoltà è tornare a se stessi e dimorare nella consapevolezza.
Quando siete nel letto incapaci di addormentarvi, la cosa migliore da fare è tornare al vostro respiro.
Sarete al sicuro e felici, sapendo che, qualunque cosa succeda, state facendo la miglior cosa possibile.
Prendere rifugio nel Buddha, non come devozione, ma come vera pratica, è di grande sostegno.
Ogni volta che vi sentirete confusi, arrabbiati, persi, agitati o spaventati, avrete sempre un posto a cui poter far ritorno.
La piena consapevolezza del respiro è la vostra isola personale.
È molto sicura.
‘Essere l’isola di se stessi’ significa che dovreste sapere come tornare a voi stessi in caso di pericolo, di instabilità o dispiaceri, questa pratica del prendere rifugio è molto concreta.
Quando tornerete al vostro respiro, inspirando ed espirando profondamente, e accenderete la lampada della piena consapevolezza in voi stessi, sarete salvi.
Tratto da:”Perché un futuro sia possibile. Il sutra per i discepoli laici del Buddha”