Cos’è l’immunoterapia oncologica e cosa fa

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Il campo della immunoterapia oncologica è in rapida evoluzione, con nuovi approcci in fase di sviluppo per aumentare la percentuale di pazienti che rispondono ai trattamenti. Durante l’annuale riunione della Società Campana di Oncologia Immunologica (SCITO) a Napoli, specialisti hanno discusso le ultime novità, tra cui l’uso di TIL (linfociti infiltranti tumorali) per trattare il melanoma metastatico, i “gemelli” dei tumori polmonari e nuove combinazioni di farmaci per i tumori gastrici. Questi sviluppi sono attesi per aumentare notevolmente il numero di pazienti che traggono beneficio dall’immunoterapia, dal 50% attuale all’80%.

Oltre ai TIL, ci sono altri approcci promettenti in fase di sviluppo. Ad esempio, l’approvazione recente di lifileucel, una terapia cellulare per il melanoma, consentirà la valutazione dell’efficacia di farmaci mirati molecolari e immunoterapici individuali in ciascun caso. L’uso di organoidi derivati da campioni di tumore consentirà inoltre la valutazione dell’impatto di specifiche mutazioni sulla crescita del tumore e sulla risposta a vari trattamenti.

L’immunoterapia di precisione, che personalizza i trattamenti alle caratteristiche specifiche di ciascun tumore del paziente, è un’area promettente per superare la resistenza all’immunoterapia nei tumori aggressivi. Inoltre, uno studio di punta è in corso per combinare l’immunoterapia con farmaci epigenetici in pazienti con melanoma o cancro ai polmoni, con l’obiettivo di migliorare i risultati del trattamento.

Questi sviluppi evidenziano il potenziale della immunoterapia oncologica per rivoluzionare il trattamento del cancro, trasformandolo in una condizione cronica in molti casi e portando anche a guarigioni in alcune istanze.