Per amare qualcuno devi essere folle. L’amore non è fatto per i sani di mente e nemmeno per i sani di cuore. Per amare qualcuno non bastano i buoni propositi, le belle parole, i gesti di affetto, un comandamento. No, l’amore è proprio un’altra cosa, è proprio un’altra strada, devi aver attraversato la tua rabbia, il tuo rancore, ogni tua aspettativa, delusione o illusione, ogni tua attesa e, una volta al di là del ponte, scegliere solo chi ti sta davanti, senza pretese, comprendendo la sua fatica di essere umano fino in fondo. L’amore ha più a che fare con la compassione che con il piacere, ha più a che fare con ciò che rimane di quell’uomo quando lo trovi nudo che non con l’immagine bella che ti sei fatto di lui, con le sue maschere, con le sue vittorie. In ogni ferita si cresce un po’ di più, capisci che l’altro è più importante dei tuoi attaccamenti, dei tuoi sentimenti, delle tue pretese; capisci che l’altro vive davvero nella misura della libertà che gli concedi, senza tenerlo ostaggio delle tue insicurezze. Amare significa scegliere quella meraviglia, quell’unicità che si trova oltre ciò che è comodo sentirsi dire; e a volte questa scelta la devi fare in silenzio, non dichiararla, una luce che contempli nel tuo intimo, nella solitudine della tua stanza. Non c’è nulla di ideale nell’amore ma tutto è ineluttabilmente reale, ci si lacera e ci si risana continuamente, si tocca il fondo della realtà perché è lì che puoi davvero scegliere chi prendere o chi lasciare andare.
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Fra Filippo Rubini
