Non fu per gioco
che ascoltai la tua voce.
Mi giunse dal remoto
l’ eco violento della guerra
Temevo, ma ti comprendevo!
Ad ogni tua richiesta
non fu amore,
scambiavo la realta’.
Quanto ti avevano tolto, pensavo!
Restavo li’ a studiarti,
il mio cuore voleva aiutarti!
Cresceva in filo d’ obbligo, l’ amore!
Come un ciliegio
che perde in pazienza i suoi frutti
e alla stagione si piega,
posi ai tuoi piedi piccolezze
ed ambizioni.
Volevo solo curarti.
Intanto, ti gonfiavi di ossessioni!
Ho rotto in casa gli specchi,
ora ch’ e’ tardi!
M’ abbraccia una calma mai vista!
L ‘ultima cosa riflessa
di cui ho memoria
e’ il mio volto sfigurato
col quale adesso convivo.
E sui vetri appannati
resiste la scritta
che non si pieghi mai l’ amore
ai divieti,
che non si alieni
al possesso ammalato!
DIRITTI RISERVATI, Anna DE FILPO @ COPYRIGHT. 23/11/2018. FHOTOWEB