Va’ pensiero, sull’ali dorate;
Va, ti posa sui clivi, sui colli,Ove olezzano tepide e molliL’aure dolci del suolo natal!
Del Giordano le rive saluta,
Di Sïonne le torri atterrate…Oh mia patria sì bella e perduta!Oh membranza sì cara e fatal!
Arpa d’or dei fatidici vati,
Perché muta dal salice pendi?Le memorie nel petto raccendi,Ci favella del tempo che fu!
O simile di Solima[3]ai fati
Traggi un suono di crudo lamento,O t’ispiri il Signore un concentoChe ne infonda al patire virtù!