Le più belle poesie
si scrivono sopra le pietre
coi ginocchi piagati
e le menti aguzzate dal mistero.
Le più belle poesie si scrivono
davanti a un altare vuoto,
accerchiati da argenti
della divina follia.
Così, pazzo criminale qual sei
tu detti versi all’umanità,
i versi della riscossa
e le bibliche profezie
e sei fratello a Giona.
Ma nella Terra Promessa
dove germinano i pomi d’oro
e l’albero della conoscenza
Dio non è mai disceso né ti ha mai maledetto.
Ma tu sì, maledici
ora per ora il tuo canto
perché sei sceso nel limbo,
dove aspiri l’assenzio
di una sopravvivenza negata.
Alda Merini, da “La Terra Santa” 1983
6 commenti
Mamma miaaaaaaa queste cose nel mondo moderno non esistono più. E’ una rottura leggere queste cose, io parlo non perchè sono ignorante come penseranno molti ma pechè studio e vedo anche la tv e capisco che sapere che cosa voleva dire questa poetessa con questa poesia NON CI SERVE A UN EMERITO C***O. L’arricchimento culturale non è solo questo, secondo me..
-.-””’
e cosi noiosa maa …
-.-”’
ma fatevi furbi tutti che scrivete questi messaggi stupidi
gran bella poesia e vorrei dire a gigino che è lui il pazzo e non la povera alda merini
Ho letto il frammento di Elitis, conosco l’intera poesia nella bella traduzione di Tino Sangiglio e sono molto amareggiato che l’opera poetica di Elitis, premio Nobel nel 1976, non si trovi in libreria. Almeno non si trova nelle librerie di Palermo, ed è come se l’editore acquistandone i diritti l’avesse sequestrata. una cosa turpe!
UN SORRISO DURA UN ISTANTE…..MA NEL RICORDO DURA TANTO