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15 Ottobre 2020

Tanti auguri papà,

È con immensa gratitudine che penso a questo giorno. Ad un Dio benevolo che ci ha amato tanto da vederci festeggiare le tue 81 primavere.
Chiaramente festeggeremo dal vivo appena possibile ma ci tenevo comunque a farti arrivare il mio pensiero.
L’ultimo anno è stato straordinario per me perché sono cresciuto molto a livello spirituale.
Ti porterò il libro ” il potere di adesso” che ho letto durante la prima fase del lockdown da Covid e che mi ha dato un nuovo punto di vista sull’esistenza degli esseri umani.

La gratitudine è un sentimento che provi quando hai la certezza che tutto quello che ti è stato concesso non era assolutamente dovuto. Ogni singolo giorno, come dice il maestro Guccini, è un giorno regalato e l’unico delitto è sprecarlo. Il libro “il potere di adesso” ti insegna a non vivere di emozioni negative ed a tagliare fuori il passato (se non per ricordare la bellezza dei momenti di autentica gioia) e di non aver preoccupazioni per il futuro (oltre quelle strettamente necessarie).

Ed è con grandissima gioia che credo davvero di poter dire che io ho tanti momenti belli legati al passato con te papà e sono proiettato verso quelli futuri.

Gli ultimi giorni nelle scuole di Salerno mi hanno fatto conoscere una umanità così varia che posso apprezzare ancora di più la possibilità che tu e mamma mi avete dato di poter studiare.

L’istruzione è l’unica cosa che conta nella vita per dare ad essa un significato nobile.

Ho imparato che devi festeggiare ogni giorno speciale fino a quando non riuscirai a ricordarti (ed a realizzare) che ogni giorno è speciale se sfruttato per imparare qualcosa.

Papà, voglio ringraziarti di cuore perché sei stato davvero il mio primo maestro. Ricordo benissimo i primi trucchi di magia che facevi quando avevo sei o sette anni a casa di Rosina che mi hanno ispirato nel capire meglio ogni singolo fenomeno della vita.

Mi hai insegnato l’abnegazione per il lavoro che hai utilizzato per “pagarti la vita” non pretendendo mai di sopraffare gli altri, come molti purtroppo cercano di fare.

Sei stato il mio maestro con l’esempio perché hai affrontato ogni problema sempre con il ragionamento. Pochissime volte hai perso le staffe e sei stato sicuramente un uomo più equilibrato di me se proprio devo confrontare le nostre vite.

Mi hai insegnato con l’esempio il valore altissimo della famiglia e che purtroppo non esistono mai due persone uguali e ognuno deve esser preso per ciò che è, cercando di cambiare se stessi ma non gli altri.

Sei stato il mio mentore perché ho preso da te l’amore per le citazioni, veri concentrati di saggezza “salvavita”. Ricordo ancora le citazioni citabili del Reader’s digest che popolavano ogni casa dove abbiamo abitato.

Sei stato il mio maestro per il coraggio con cui tu e mamma avete affrontato debiti che non fanno dormire la notte per dare a me ed Annamaria un futuro pieno di opportunità.

Avete seminato tanto e moltissimi di quei semi sono andati persi col tempo… ma altri hanno generato percorsi evolutivi assolutamente incomparabili.

Lo devo solo a te e mamma se ho potuto portare avanti la mia passione per la lettura divorando centinaia di riviste, studiando i primi computer e realizzando i miei primi progetti.

Ma il progetto più grande di tutti non è merito mio. La cosa più meravigliosa che mi avete donato è stata la possibilità di diventare padre e di gioire delle opportunità da lasciare a Mario Junior. Ecco, vorrei che mio figlio leggesse questa lettera per capire che grandi nonni che ha.

Ricordo i racconti delle Olimpiadi del 60, quelle spillette delle nazionali come cimeli preziosi da conservare. I primi gelsi mangiati sotto l’albero di Vienna. Le persone meravigliose che hanno attraversato la nostra vita. La storia del pozzo che la guerra aveva reso pericolante e la tua ferita. Il “Rio Grande” e le terme di Suio, le estati con la famiglia a mangiare angurie nelle nostre scampagnate. La ricerca dei funghi. Le interminabili domeniche in pasticceria a lavorare, la festa dei Santi, la nascita di quel piccolo benessere che era necessario per gli studi fuori casa.

Davvero grazie papà per tutto quello che tu e mamma avete fatto e continuate a fare per me, la mia famiglia e quella di Annamaria.

Mi hai insegnato che la felicità non deve essere trovata all’esterno di noi ma nei recessi più profondi del nostro cuore ed è strettamente legata alle persone a cui vogliamo bene e che ricambiano il nostro affetto.

Ognuno è artefice del proprio destino, sicuramente. La sfortuna esiste ma molto spesso è un alibi per non cambiare le cose.

Ho letto il titolo di un libro che recita “La felicità inizia dove finisce il divano”, proprio perché sono gli ostacoli a farci capire quanto è forte la nostra volontà di superarli ed allora voglio augurarti tanti giorni pieni di piccoli ostacoli superabili. Di avere la forza di imparare ogni giorno qualcosa di nuovo, così come hai imparato ad usare il tablet per ricevere questa lettera.

Ti auguro di avere sempre la forza e la curiosità che mi hai spinto ad avere per arrivare a sentirmi l’uomo sicuro che sono diventato. Senza un padre come te alle spalle non sarebbe stato assolutamente così.

Ti auguro di riuscire a passare tante giornate meravigliose con mamma e con noi ricordando ad ognuno di vivere sempre con un po’ di leggerezza anche le situazioni più pesanti.

Per colpa di un ritardo non riceverai oggi il regalo che ho comprato per te ma il vero regalo lo hai fatto tu a me ogni santo giorno che hai dedicato a noi, con una resilienza ed una costanza degna del tuo cognome.

I latini dicono nomen omen, il nome è un presagio, ed è proprio così. Tu Costanzo, hai costantemente inondato d’amore la tua famiglia dimostrando che non importa assolutamente da dove veniamo ma importa ciò che facciamo in vita per lasciare l’esempio che servirà ad altri per costruire una società di nobili valori.

Non vedo l’ora di poterti festeggiare dal vivo in spensieratezza.

Fino ad allora ti abbraccio virtualmente e mi auguro che tu possa utilizzare di più il tablet per scoprire cose nuove così come facevi da giovane adulto con la selezione del Reader’s digest.

Ti voglio bene.

Grazie ancora di tutto papà.

Spero di diventare un padre speciale come sei tu per me.

Marco