Prima che tu nascessi

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Maria e Carmelo sono stati i protagonisti di un amore straordinario, che è ciò che capita a chiunque accetta una sfida che, agli occhi degli altri, sembra impossibile da compiere con la sola forza umana.


Alessandro era affetto dalla sindrome dei bambini farfalla. Questo nome poetico nasconde in realtà una malattia degenerativa che pochi conoscono: l’epidermolisi bollosa.

Maria ha scritto un libro, prima che tu nascessi, che non parla delle problematiche che hanno deciso il percorso di 22 anni della sua vita ma dell’amore che è scaturito prima, durante e dopo questa esperienza straordinaria.

Anche la malattia può essere un incontro con l’amore infinito che ci attraversa.

E, come insegna Tony Robbins di cui Maria e Carmelo sono grandi ammiratori, siamo sempre noi a dover decidere se quello che accade è positivo o negativo per noi.


Ormai è innegabile che serva una nuova consapevolezza per comprendere che, quando cambia la nostra realtà, possiamo passare tempo ad influggerci dolore con la domanda: perché proprio a me? oppure possiamo trovare messaggi di luce che ci permettano di essere felici anche quando la realtà suggerirebbe una inutile disperazione.

Maria ha scritto un libro che può davvero essere utile a tutte quelle persone e famiglie che non accettano le malattie che attraversano il nostro percorso terreno.

Può essere un tumore, una sindrome di autismo, una qualsiasi altra patologia a “scombinare” i nostri piani ed a suggerirci che abbiamo subito un torto ma questa è una trappola.


No, non siamo sfortunati, siamo stati scelti per un percorso unico. Tutti dobbiamo fare i conti con la morte, erroneamente chiamata “fine vita”.

Anche chi ha una vita senza problematiche di salute prima o poi scoprirà che questa condizione è temporanea.
Ed è per questo che il libro che Maria ha deciso di pubblicare può farci comprendere che siamo noi gli artefici della nostra felicità imparando a fare “reframing” delle nostre esperienze.


Ricontestualizzare gli eventi alla luce della nostra anima piena di amore potrà costituire quel “tocco gentile” che sprigiona energia positiva ovunque.


Chi, come me, ha vissuto esperienze di malattie che hanno spezzato giovani vite può davvero comprendere che solo l’amore può avvolgere questo dolore fino a sublimarlo completamente.

Fortunato è chi investe le proprie energie nel dare forma al proprio mondo esattamente nella realtà in cui viene a trovarsi, senza cercare evasioni effimere e dannose

Kaizen Kiko


Qui sotto troverai alcune parole di Maria che ascolteremo dal vivo in una delle prossime chat vocali Telegram del nostro gruppo http://t.me/miraclemorningitalia

È SOLO PERCHÉ ABBIAMO AMATO CHE ABBIAMO VINTO

L’idea di scrivere questo articolo è nata dal desiderio di voler trasmettere come la scrittura mi è stata di grande supporto durante un fragile periodo della mia vita.
Il forte desiderio di scrivere nasce quando mio figlio Alessandro lascia il suo corpo il 14 agosto 2016. Avrebbe compiuto 22 anni lo stesso mese.
Dopo la sua dipartita iniziai a scrivere una serie di lettere rivolte a mio figlio nel tentativo di volerlo percepire ancora vicino a me. Il dolore che provavo era potente, ma scrivendo mi accorgevo di riuscire a gestire le mie emozioni.
La forza del sorriso mi ha reso sempre grata.
Mi ha permesso di apprezzare e celebrare in ogni istante.
Prima di scrivere il mio libro PRIMA CHE TU NASCESSI pensavo fosse impossibile. Mi focalizzavo sul fatto di non riuscirci: “non sono scrittrice” “non ho mai scritto un libro”.
Mi raccontavo queste convinzioni.
Poi un giorno ho trovato chi poteva aiutarmi a realizzare il mio sogno.
La mia unica ossessione era di voler scrivere e narrare a tutti i costi la storia più preziosa della mia vita.
Ho dimostrato a me stessa di poter essere d’ispirazione e di aiuto agli altri.
Ho creduto fermamente di superare un’altra sfida della mia esistenza.
Ho capito la mia leva, la mia vera motivazione e ho visualizzato il mio sogno realizzato.
Ora provo profonda gratitudine per tutto.
Questa vita è un dono. Mio figlio Alessandro è il dono!

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