L’importanza di trovare un coach… anche se non lo chiami cosí.

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Dietro ogni grande uomo c’é una grande donna… o un grande coach
Kaizen Kiko

Il mio percorso kaizen:

1 Tutto è perfetto. Non c’è spazio per la lamentela.

2 Viaggia nel tuo io profondo. Non puoi vivere bene il “fuori” se non hai chiaro tutto dentro.

3 Alimentati bene e penserai bene. Studia il tuo rapporto con il cibo e le altre carenze organiche che potrebbero capitare.

4 Lega a te solo persone di valore. Solo così potrai scalare meglio la montagna della vita.

5 Impara bene ad imparare. É questa l’arte suprema.

6 Amati ma non considerarti il fine del tuo amore.

7 Trova un coach di valore che sia disposto ad insegnarti l’arte di vivere e risparmiati molti errori.

Chiarisco subito una cosa: il maestro é un trampolino di lancio che dobbiamo utilizzare per spiccare il volo e compiere qualcosa di unico ascrivibile solamente a noi.

Oggi si chiamano coach, nelle epoche passate li chiamavano precettori, tutori, mentori o maestri. Sono quelle persone che hanno scelto di condividere con gli altri i loro studi, le loro intuizioni ed esperienze di vita.

Ricordo che quando giocavo a tennis avevo un coach che non mi insegnava come giocare ma aveva l’unico compito di farmi riflettere sui miei errori tecnici. Avere questa figura é stato un enorme privilegio perché il tempo che ho risparmiato ad imparare i colpi base é stato molto inferiore a quello che avrei impiegato se avessi agito da autodidatta. Questo peró non ha fatto di me un grande tennista perché un maestro puó insegnarti come giocare ma in ogni disciplina é il talento e la determinazione individuale che porta al successo.

Ricordiamolo sempre, nessuno puó fare le flessioni al posto nostro ma é anche vero che se abbiamo qualcuno che ci ricorda che quelle flessioni sono necessarie alla nostra vita allora avremo una motivazione in piú per farle in maniera giusta.

In realtá possiamo avere tanti coach, ognuno per ogni aspetto della vita. Se vogliamo accrescere le nostre abilitá dovremmo scegliere coscientemente le nostre guide e non lasciare che sia il caso o la prossimitá a legarci a persone che non possono avere a cuore la nostra vita.

Valutiamo sempre la sinceritá con cui ci vengono dati i consigli preziosi ed anche la coerenza che c’é tra le azioni e le parole delle persone che decidiamo di seguire.

Uno dei primi coach della mia vita é stato Dale Carnegie. Dale aveva un sincero interesse per gli altri e questo lo portó a scrivere un libro che é sicuramente il miglior compendio di consigli utili nelle relazioni umane. Certo, Dale Carnegie é solo per persone ottimiste ma credo che anche le persone piú disincantate potranno trovare nelle sue opere quel valore aggiunto che, se applicato ogni giorno, potrá fare la differenza in termini di crescita personale e spirituale.

Il mio secondo importante coach é stato sicuramente Tony Robbins. I suoi libri, letti in italiano, inglese e in spagnolo mi hanno dato cosí tanto che ancora oggi rappresentano per me quello che tutte le persone dovrebbero studiare per migliorare la propria vita. La saggezza trasferita in quelle pagine ha realmente fatto di me la persona che sono, per quanto ho fino ad ora saputo applicarla. Sul mio comodino ancora oggi ho il libro degli esercizi del suo corso UPW (Unleash the Power Within) e spero di incontrarlo ancora una volta in futuro per fare una chiacchierata con lui sulle cose che ancora potremo migliorare secondo la logica Kaizen ( che troviamo ben spiegata in un suo libro).

Un altro coach importantissimo per me é stato Gesú, incontrato per davvero in etá adulta. Certo, tutti abbiamo avuto un’educazione religiosa ma il vero incontro con Cristo avviene quando capisci che é stato lui a capovolgere le regole del gioco della vita: l’essere umano ha l’istinto di sopravvivenza e Gesú squarcia il velo su quanto sia semplicemente una illusione lottare per questi pochi anni che passiamo in un corpo umano.
Il vero incontro con il Cristo non significa che si diventi dei santi, e forse é proprio lui il maestro che non riusciremo mai a superare, ma, avere presente nella propria vita il comandamento di amore che egli ci ha lasciato, cambierá radicalmente la nostra vita. Per sempre.

Ho dialogato virtualmente o realmente con tantissimi altri coach e mi sono reso conto che da ognuno di loro potevo apprendere qualcosa di utile ma che solo pochi hanno creato dei salti quantici nella mia vita e, nemmeno a farlo apposta, ognuno di loro aveva condensato la propria saggezza in testi di facile lettura.

Per esigenze di spazio e tempo non posso che citare solo alcuni di loro. Non posso non nominare Hal Helrod che ha inventato la Miracle Morning Routine ed Eckhart Tolle, con cui ho completato il lavoro spirituale che ho trascurato in vari tratti della mia vita.

Tutti questi maestri hanno dato risposta a gran parte delle mie domande e sicuramente sono loro che hanno plasmato il mio carattere e la mia voglia di continuare ogni giorno la mia crescita.

Il mio consiglio quindi é quello di imparare ad “utilizzare” i coach che scegliamo e prendiamo le loro le intuizioni per rispondere alle nostre domande piú profonde e personali.
Come il maestro di tennis, il coach non puó e non deve giocare la nostra partita, non deve fare di noi un adepto a chissá quale setta magica ma aiutarci solo a vedere meglio cosa abbiamo sbagliato fino ad ora e come correggere il tiro.

Non vergogniamoci di ammettere che ci sono persone che hanno fatto meglio di noi in qualche aspetto della nostra vita e solo cosí potremo imparare da loro. Fino a quando saremo cosí testardi da non ammettere di aver bisogno di aiuto sprecheremo il nostro tempo prezioso ad inventare una ruota che giá é stata inventata.

Kaizen Kiko

Chi vuole fare un percorso kaizen gratuito e personalizzato (fino ad esaurimento posti) puó inviare un messaggio a [email protected]