Givers e takers

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Nella vita tutti rivestiamo il ruolo di givers (donatori) e takers (prenditori) ma esistono persone che scelgono prevalentemente di essere più l’uno o l’altro tipo di persona.

Non sono convinto che un taker possa trasformarsi in giver o viceversa.

A meno che non intervenga qualcosa di straordinario un lupo non diventerà agnello, anche se potrà ingannare tutti fingendosi tale per un periodo.

Imparare a distinguere le persone che ci sono accanto tra givers e takers è fondamentale per aumentare la nostra felicità e quella degli altri.

Se siamo principalmente dei givers potremmo necessitare di altri givers per costruire un rapporto simbiotico o potremmo incappare in takers senza scrupoli che prosciugheranno la nostra energia con grande danno anche per loro. A lungo andare, infatti, un taker arriverà a distruggere se stesso senza aver contribuito all’ecosistema a cui appartiene.

La natura insegna in modo magistrale quanto sia importante essere givers per contribuire all’evoluzione della specie.

Prendiamo ad esempio le api. I fiori su cui si posano sono naturalmente dei givers ma anche le api “donano” loro il servizio di trasportare il polline verso la sua destinazione finale.

Le api sono fondamentali per l’impollinazione. La fecondazione – l’incontro tra il polline e il gamete femminile alla base del fiore – è l’evento che da il via alla crescita del frutto: dunque se le api, che sono gli insetti che raccolgono il nettare non ci fossero, non ci sarebbe la frutta

Stiamo quindi attenti a riconoscere chi frequentiamo. Se prendono dalla nostra vita per dare in cambio qualcosa di straordinario allora siamo certi che stiamo contribuendo positivamente anche alla loro vita. Se ci sentiamo avvizziti dopo aver passato qualche ora con loro forse è meglio cambiare ambiente e cercare ecosistemi più virtuosi.

Il coraggio si costruisce.

La motivazione si costruisce.

La resilienza si costruisce.

Le domande potenzianti

si costruiscono.

La gratitudine si costruisce.

Ciò che deve essere innato è il desiderio di essere prevalentemente un “giver” e non un “taker”.

Kaizen Kiko