Esiste la vita oltre la morte?

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Il Dott. Giampaolo Origlia è un fisico. Ha studiato e insegnato fisica. Un giorno riceve una telefonata dai carabinieri che gli chiedono se è il papà di Luca. Lui presagisce già qualcosa di sinistro; il figlio Luca è morto in un incidente d’auto. Il mondo crolla addosso a lui e a sua moglie. Sopravvivere ai propri figli è qualcosa di innaturale, doloroso, inconcepibile. Inizia successivamente a porsi delle domande , lui un fisico, abituato a trattare argomenti razionali, numeri ed equazioni complesse, formule scientifiche ed esperimenti ripetibili e verificabili… incomincia a pensare all’imponderabile, al non-misurabile, l’ipotetico e astratto tema del dopo-vita, dell’aldilà. Giampaolo nonostante abbia una formazione scientifica e una mente lucida e razionale, non riesce a rassegnarsi che il suo Luca sia scomparso nel nulla. …Puff…svanito! No! Ci deve essere qualcosa che sopravvive alla morte. O almeno lo spera. Incomincia a leggere e documentarsi, a sbirciare articoli che mai si sarebbe sognato di consultare. Ricordiamoci che stiamo parlando di un uomo che ha studiato e insegnato fisica, una materia matematica, una branca della scienza che postula causa/effetto ripetibile e verificabile. Giampaolo viene a conoscenza di una certa Natuzza Evolo, una mistica che abita in Calabria a Paravati. Quello che legge di questa donna lo colpisce. Testimonianze di migliaia di persone che certificano la sua buona fede, non chiede soldi, viene addirittura consultata da chirurghi e medici laddove questi hanno problemi a diagnosticare qualche strano male e puntualmente Natuzza gli dice diagnosi e punto del corpo da trattare. Giampaolo non perde tempo, non ci pensa due volte, insieme a sua moglie si reca in calabria a Paravati dove precedentemente aveva preso un appuntamento con Natuzza. Quello che segue è il suo racconto. Incredibili prove della sopravvivenza del suo Luca lo attendono…