Comunicazione non violenta con Rosemberg

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Cuore grande e visuale più alta nel linguaggio “giraffa” della comunicazione non violenta da contrapporre al linguaggio “sciacallo” della società violenta in cui siamo immersi.

Per capire bene di cosa stiamo parlando è assolutamente necessario guardare questo video e recuperare una dimensione umana che vorremmo tutti conoscessero.

Il video qui sotto è sottotitolato in italiano

La comunicazione non violenta si basa sui principi della nonviolenza (lo stato naturale di compassione quando nel cuore non è presente nessun tipo di violenza. La comunicazione non violenta prende inizio dall’assunto che noi siamo tutti compassionevoli per natura e che le strategie violente -sia verbali che fisiche- sono abitudini apprese in seguito a un insegnamento e sono favorite dalla cultura dominante. La comunicazione non violenta crede anche che noi tutti condividiamo gli stessi bisogni fondamentali e che ciascuna delle nostre azioni sono strategie per far fronte a uno o più di questi bisogni. Le persone che praticano la comunicazione non violenta hanno trovato una maggiori autenticità nella loro comunicazione, comprensione, interconnesione e capacità di risolvere i conflitti. La comunicazione non violenta è attiva in più di 65 Paesi nel mondo. Approfondisci come la comunicazione non violenta sta cambiando il mondo e come contribuire: http://www.cnvc.org/ Traduzione di Giulio Pesenti Campagnoni Revisione di Chiara Carraro

La comunicazione nonviolenta (CNV), chiamata anche comunicazione empatica, comunicazione collaborativa o linguaggio giraffa, è un modello comunicativo basato sull’empatia. È stata ideata nel 1960 dallo psicologo statunitense Marshall Rosenberg, secondo il quale essa permette di evitare le frequenti incomprensioni che derivano da un comunicare approssimativo e di riuscire a creare contesti comunicativi win-win. È un modello diffuso in tutto il mondo dal centro per la comunicazione nonviolenta (The Center for Nonviolent Communication, CNVC).

La comunicazione nonviolenta si basa sull’idea che tutti gli esseri umani siano capaci di compassione. Qualora essi non riconoscano le strategie più efficaci per soddisfare i propri bisogni ricorrono alla violenza fisica o psicologica in modo automatico, per consuetudine culturale.

Il termine “linguaggio giraffa” si riferisce alla metafora che Rosenberg utilizzava per definire la CNV ed è contrapposto al “linguaggio sciacallo”. La giraffa possiede il cuore più grande tra i mammiferi terrestri ed è dotata di un lungo collo. Viene quindi presa a modello di empatia e visione a lungo termine. Similmente, l’utilizzatore della CNV possiede gli strumenti per avere una visione esauriente della realtà emotiva che sottende ogni processo comunicativo e per promuovere la comprensione.