Alimenti e serotonina

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È l’ormone della felicità, ma la serotonina è anche responsabile della formazione delle ossa e della memorizzazione. Una sua carenza può causare depressione, attacchi di panico, emicrania, ipertensione e insonnia. Un elemento da non sottovalutare, dunque. La Dott.ssa Elena Turla ci spiega in quali alimenti trovarla e quali cibi possono aiutare a stimolarla, con particolare attenzione agli abbinamenti. Fari puntati sul triptofano Il nostro organismo produce la serotonina a partire dal triptofano, precursore di questo ormone. Tra gli alimenti di origine animale particolarmente ricchi troviamo uova, latte e latticini, carne e salmone, mentre tra i vegetali si segnalano semi di soia, di sesamo e di girasole, cacao, cioccolato fondente, patate, banane, riso, cereali integrali, verdure a foglia verde, noci e mandorle, il pesce ricco di Omega3 e le tisane o gli integratori a base di passiflora e melissa. Da evitare, invece, gli zuccheri raffinati perché, sebbene diano un’immediata sensazione positiva, generano un successivo picco glicemico seguito da un calo della glicemia, con conseguente stato di malessere. La caffeina è considerata un vero e proprio soppressore della serotonina. La sensazione di benessere che una tazzina di caffè è in grado di regalare, è soltanto temporanea. Anzi, un uso eccessivo di bevande e integratori contenenti caffeina, può causare irritabilità e ansia. Sport e meditazione Non solo l’alimentazione, anche l’attività fisica ha un ruolo importante per la produzione di serotonina, è sufficiente mezz’ora di sport al giorno, non necessariamente intensa. Anche la meditazione e lo yoga sono un ottimo strumento, sia per diminuire lo stress, sia per aiutare a mantenere alti i livelli dell’ormone del buonumore nel sangue. Intervista, riprese e montaggio di Silvia Valenti