L’amore – Fra Filippo Rubini

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Quanto è sciocco il luogo comune, se vogliamo anche romantico, che dice che l’amore è gratuito. La parola “amore” significa etimologicamente “insieme”; non c’entra nulla con la gratuità. L’amore non è gratuità ma reciprocità. L’amore è come una pianta: la pianta non cresce gratuitamente, senza ricevere nulla, ma va innaffiata, va curata, altrimenti non c’è alternativa, muore. Amare significa costruire insieme qualcosa. Non posso amare qualcuno che non mi considera, che non vuole costruire nulla insieme a me; non esiste né un amore autoreferenziale rivolto solo a se stessi né un amore “a vuoto”, non ricambiato. Quando Cristo parla dell’amore per i nemici – cioè per quelli che non ricambiano il tuo amore – non sta parlando di amore ma di gratuità che è un’altra cosa. In quel passo non parla di amore ma dice: «Fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male». Non parla di amore ma di gratuità, di dare senza aspettarsi nulla in cambio. Infatti “gratis” significa “buono”. Io ti do qualcosa senza pretendere nulla in cambio perché sono buono. Ma se qualcuno non mi dà nulla in cambio rispetto al mio donarmi, non sto amando perché non sto costruendo nulla con lui. Avrò semplicemente fatto un gesto gratuito, cioè senza ricompensa ma questo non significa realizzare un rapporto d’amore; l’amore è tutt’altra cosa. L’amore gratuito – che non riceve nulla in cambio – non esiste; l’amore è sempre e solo condivisione di vita: di gioia, di dolore, di speranze, di attese. Dobbiamo smetterla di usare il vangelo per giustificare le nostre convinzioni. O si costruisce insieme o non si costruisce nulla. Ci vogliono almeno due volontà per fare un amore, ci vogliono due mani per fare un cuore.
Fra Filippo Rubini