Hip #29 Evitare l’immobilità

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Ogni compleanno é come un giro di boa. Se sei fortunato, e se sei stato bravo, puoi vedere l’intero anno trascorso in pochi fotogrammi che ti passano nella mente. Puoi ascoltare le promesse fatte a te stesso nell’anno precedente. Puoi capire quale dei tuoi obiettivi sei riuscito a raggiungere e quale invece hai clamorosamente fallito. Ogni anno, ma meglio sarebbe farlo ogni giorno, puoi fare delle distinzioni importanti tra ciò che è importante nella tua vita e ciò che è solo urgente o distraente.

Ogni anno il nostro unico contatore dovrebbe essere legato ai giorni che abbiamo trascorso con una felicità piena, che deriva quasi sempre dalla gratitudine di essere gli sperimentatori di una vita piena di miracoli quotidiani.

Quest’anno ho passato più tempo con me stesso rispetto agli anni precedenti. Sono stato in grado di vedere meglio ogni mio fallimento e considerare ogni mia conquista.

Ho imparato che devo assolutamente migliorare nella mia capacità di considerare tutto ciò che mi accade una fortuna. Che devo lavorare molto di più sulla mia concentrazione verso i miei obiettivi trascurando il mio istinto di pormi al servizio di chi chiede aiuto ed in realtà vuole solo lamentarsi infantilmente.

Il miglior modo di soccorrere qualcuno che non sia in pericolo di vita é mostrargli un esempio di forza interiore da seguire ed un percorso di studi da intraprendere.

Ho imparato che nel prossimo anno dovrò essere io ad escludere il “lamento” ed il giudizio dalla mia vita e recitare ogni giorno la poesia della concentrazione.

Ho imparato che i miei obiettivi devono essere in sintonia con il mio sentire profondo e che non posso autorizzarmi ad accettare distrazioni.

Ho imparato che dovrò essere flessibile e perdonarmi. E contemporaneamente ogni giorno ripartire da zero annullando ogni senso di colpa per i progetti incompiuti, ponendo ogni mia fibra in quelli che sto per compiere.

Ho imparato che ogni giorno avrò molto da imparare e lascerò spazio solo alle cose belle che accadono all’improvviso, oscurando dalla mia vista ogni negatività possibile.

Ho imparato che non sarò perfetto il prossimo anno, come non lo sono stato in quello appena trascorso, ma che questo pensiero non mi ostacolerà dal piantare i semi del mio futuro.

Ho imparato che devo dire GRAZIE ad ogni anima che ha toccato la mia e che posso e devo ricordare a me stesso ed agli altri che il viaggio che compiamo ogni giorno deve avere sempre e solamente un significato positivo profondo. Altrimenti rimaniamo fermi o, peggio, cadiamo nel baratro delle nostre immobilità.