Come il minimalismo puó arricchirci

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Scrivo questo articolo per una giovane ragazza che ieri ha compiuto vent’anni. Auguri Lara. Come ricorda Guccini: “A vent’anni tutto é ancora intero…” E spero che tutto rimanga sempre tale ma, in caso di rottura… possiamo arricchirci con il minimalismo.

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Progetto 219

Il mio percorso kaizen:

1 Tutto è perfetto. Non c’è spazio per la lamentela.

2 Viaggia nel tuo io profondo. Non puoi vivere bene il “fuori” se non hai chiaro il dentro.

3 Alimentati bene e penserai bene. Studia il tuo rapporto con il cibo e le altre carenze organiche che possono capitare.

4 Lega a te solo persone di valore. Potrai scalare meglio la montagna della vita.

5 Impara ad imparare. È questa l’arte suprema da coltivare tutta la vita.

6 Amati ma non considerarti il fine del tuo amore.

7 Trova un maestro che sia disposto ad insegnarti l’arte di vivere. E scopri come superarlo. Se é un vero maestro sará contento di ció.

8 Impara ad ascoltare la tua voce interiore. Chiediti se è solo un capriccio o se veramente sei ad un bivio della tua vita. Poi, segui il cuore.

9 Crea una routine per ogni cosa importante. La vita fará di tutto per rovinare i tuoi piani

10 Esercita un sano egoismo. Puoi salvare gli altri solo se hai già salvato te stesso.

11 Cesella ogni giorno il tuo spirito. Aggiungi pietre preziose chiamate tecnologie.

12 Impara a gestire il tempo. Questa é la tecnologia più difficile.

13 Impara a meditare. Non c’è attivitá migliore per salvarti dalle correnti della vita.

14 Gestisci le avversità. Arrivano per tutti. Non tutti sanno come affrontarle

15 Lavora sul tuo equilibrio mentale. E impara a riconoscere le persone squilibrate.

16 Diventiamo produttivi. É una via per diventare migliori.

17 Verifica sempre di avere le migliori informazioni possibili.

18 Abbraccia presto il minimalismo. É una scorciatoia per la felicitá.

Siamo continuamente distratti. Viviamo in un mondo che chiede la nostra attenzione sempre. Le notifiche del cellulare sono un esempio lampante di come la nostra capacità di concentrazione é messa a dura prova continuamente. Ma anche i nuovi social come TikTok vogliono catturarci con eventi straordinari che si consumano in 15 secondi. Diventiamo bulimici di episodi spettacolari, di meme che strappano il sorriso per 30 secondi e che ci fanno sentire parte di una umanità che ha come obiettivo principale la distrazione dal vuoto interiore.

Ed é per questo che dico di abbracciare presto il minimalismo, se accettiamo un consiglio da chi ne ha provato davvero giovamento.

Avere la capacità di prendere un bollitore e prepararsi una tisana da gustarsi nel silenzio più totale é la prova del fatto che noi siamo o non siamo in equilibrio con noi stessi.

Sapere star fermi. Considerando che tutto é perfetto anche quando perfetto non é ci permette di prendere su di noi la responsabilità di evitare al mondo parte delle sofferenze evitabili. Farci una tisana calda farà di noi delle persone straordinariamente ricche. Ma dobbiamo provare. Dobbiamo costruire un rito tutto nostro per lavorare ad un personale concetti di benessere.

Nei minuti in cui sorseggiamo questo liquido caldo possiamo considerare di quante cose realmente possiamo fare a meno. Quante cose abbiamo desiderato e poi abbandonato dopo pochi giorni di utilizzo.

Riflettevo sulla presentazione dei nuovi iMac e dentro questi dispositivi tecnologico-spirituali possiamo ritrovare tutta l’influenza che in Steve Jobs ha avuto il minimalismo. Togliere e non aggiungere. Così come imparato dal ragazzo in maglioni e blue jeans che ha fondato la Apple e che  andava a mangiare un pasto caldo una volta a settimana nel monastero piú vicino al campus in cui viveva, dormendo sul pavimento delle stanze dei suoi compagni di studio.

Imparare a riconoscere la bellezza della semplicità.

Fare di ogni luogo il “nostro” luogo, se abbiamo con noi una tazza e qualcosa di salutare da bere.

Il minimalismo ci permette di essere sempre più vicini alla nostra più grande scoperta, se ci aiuta  a distogliere lo sguardo dalle tante distrazioni.

E quando arriveranno le delusioni, speriamo mai, ma dobbiamo essere realisti, il bollitore e la tazza saranno la nostra coperta di Linus, il nostro Actarus accorso da un pianeta lontano per difenderci da un mondo che cerca di triturare con il suo “non senso” ogni nostro pensiero.

Gli esseri umani stanno facendo di tutto per distruggere il pianeta in cui vivono solo perché molti di loro pensano che intervenire sia il compito di qualcun altro. Se siamo noi i primi a ridurre i nostri consumi, con un minimalismo critico applicato agli acquisti e se siamo noi ad aver capito che non é nelle cose del mondo che troviamo la felicitá allora possiamo cominciare a combattere la battaglia gentile di chi, con la non violenza, convince gli altri ad aspirare ad un mondo migliore.  Cominciamo a sfruttare la nostra materia grigia per risolvere i problemi dell’umanitá e per custodire il pianeta per il futuro.

Faccio i miei migliori auguri a chi, come me, si impegna pubblicamente a testimoniare un nuovo modo di essere che parte e coinvolge il nostro modo di possedere.

Se una tecnologia é migliorabile abbiamo il dovere civico di migliorarla.

Ed é facendo bene il nostro dovere che ci sentiremo appagati quando, in un momento qualsiasi della giornata, ci prenderemo del tempo per noi.

Accenderemo il bollitore, stenderemo il nostro tappetino da yoga, se ne abbiamo uno, ci siederemo in posizione di ascolto e degusteremo la nostra sintonia con l’universo.

Ogni giorno che ci dimentichiamo di metterci al centro del creato, per pochi minuti, e di ringraziare per tutti i doni che abbiamo é sicuramente un giorno perso.

Kaizen Kiko

“Gli amici del mare” Ph by Digireale