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Il tempo che non gestiamo non è nostro. Ed è così facile perderne il controllo
Kaizen Kiko
Il mio percorso kaizen:
1 Tutto è perfetto. Non c’è spazio per la lamentela.
2 Viaggia nel tuo io profondo. Non puoi vivere bene il “fuori” se non hai chiaro il dentro.
3 Alimentati bene e penserai bene. Studia il tuo rapporto con il cibo e le altre carenze organiche che possono capitare.
4 Lega a te solo persone di valore. Potrai scalare meglio la montagna della vita.
5 Impara bene ad imparare. È questa l’arte suprema da coltivare tutta la vita.
6 Amati ma non considerarti il fine del tuo amore.
7 Trova un maestro che sia disposto ad insegnarti l’arte di vivere.
8 Impara ad ascoltare la tua voce interiore. Chiediti se è solo un capriccio o se veramente sei ad un bivio della tua vita. Poi, segui il cuore.
9 Crea una routine per ogni cosa importante. La vita fará di tutto per rovinare i tuoi piani
10 Esercita un sano egoismo. Puoi salvare gli altri solo se hai già salvato te stesso.
11 Cesella ogni giorno il tuo spirito. Aggiungi pietre preziose chiamate tecnologie.
12 Impara a gestire il tempo. Questa é la tecnologia più difficile.
L”espressione “ammazzare il tempo” ha qualcosa di incredibile: non siamo noi ad ammazzare il tempo ma é il suo cattivo utilizzo che finirà per ammazzare noi.
Siamo tutti destinati a terminare i nostri giorni terreni senza sapere quando e se ci riflettiamo bene é un vero peccato non sapere come impiegare il tempo che mai più torneremo ad avere.
Se oggi non viviamo bene avremo perso la possibilità di usare secondi, minuti ed ore che saranno perduti per sempre. Ma, spesso, non diamo il giusto valore al tempo se non in periodi particolari della nostra vita.
Il primo problema che dobbiamo affrontare è quello di capire se sia giusto o meno dividere il giorno in *slot temporali* ben definiti.
Molti credono che la vera libertà sia non avere un orologio al polso che segna lo scorrere delle ore e preferiscono vivere alla giornata. Personalmente credo sia corretto non avere una scansione temporale solo dopo aver programmato un intervallo di tempo da dedicare a questa pratica o quando si è deciso di affidarsi alla parte non razionale come guida di vita.
Siamo talmente *distraibili* che anche se ci sottoponessimo a rigidi schemi orari troveremmo il modo per liberarcene con facilità. È veramente frustrante vedere quanto poco siamo capaci di mantenere la nostra attenzione, a meno che non facciamo un grande allenamento a riguardo.
La mente disattenta è una costante in tutti coloro che non hanno affrontato razionalmente il problema del tempo.
Per quanto mi riguarda ho capito che esiste una stretta correlazione tra il mio uso del tempo ed il piacere che provo in ogni singolo compito da svolgere. Quando riesco a trovare la giusta motivazione allora rispetto la mia agenda con più determinazione ma se non ho fatto un buon lavoro a priori nel trovare il giusto *perché*, cado in balia del flusso degli eventi.
Imparare la gestione del tempo è una delle arti supreme della vita in questa dimensione. Possiamo pensare come vogliamo ma non saremo mai soddisfatti di noi se ci lasciamo vivere invece di esser noi a dare una direzione alla nostra vita.
Se siamo stanchi di programmare le giornate è semplicemente perché non abbiamo trovato la giusta tecnologia per farlo. Ci sono sicuramente dei compiti ineliminabili e noiosi che prendono il nostro tempo ma siamo proprio sicuri che li stiamo svolgendo correttamente? Il viaggio in treno di un pendolare può passare scrollando distrattamente le pagine di Facebook, o qualche altro social, oppure essere fonte di formazione continua.
Le pulizie domestiche si possono fare con la televisione in sottofondo oppure con un paio di cuffie mentre ascoltiamo un audiolibro.
Tony Robbins definisce l’uso efficace del tempo con la tecnologia *NET* No Extra Time. Possiamo cioè moltiplicare il nostro tempo se, quando facciamo qualcosa che ormai non impegna più la nostra mente (come guidare o aspettare in coda), riusciamo contemporaneamente ad acquisire nuove informazioni utili per la nostra vita.
Riuscire ad utilizzare bene il tempo è oggettivamente difficile quando abbiamo un problema che ci causa sofferenza ma, anche in quelle occasioni, se riusciamo a spostare la nostra attenzione su qualcosa che sia realmente utile potremmo dire con certezza che anche quel tempo non è andato perso.
Esistono molte tecniche di *time management*, gestione del tempo, ma ognuno deve trovare quella a sé più congeniale.
Piccoli suggerimenti sono questi:
* Costruire tempo extra alzandosi un poco prima la mattina
* Utilizzare tutti i periodi di tempo passivi per imparare qualcosa di utile (oggi con lo smartphone ed un paio di cuffie nessuno può accampare scuse di non poterlo fare)
* scrivere un piano dettagliato delle cose che si devono fare nella giornata e rispettare la lista delle cose da fare.
* imparare a programmare soprattutto i periodi di riposo. Ogni programmazione fallita è legata al voler chiedere troppo a se stessi.
* imporsi del tempo per sé ogni giorno, tempo improcrastinabile. Le pause non sono tempo per sé e non vanno confuse con il tempo per il dialogo interiore.
* avvertire gli altri della rigidità della propria programmazione. L’amico che arriva e che ti dice di fare altro è un ladro di tempo. Non cediamo a meno che non si tratti di una vera emergenza.
* impariamo la lezione che rispettando i nostri programmi stiamo rispettando e amando noi stessi.
Se riusciamo a gestire bene il nostro tempo riusciremo a vivere realmente nel presente.
Questo ci consegnerà una forza inimmaginabile.
Kaizen Kiko
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Kaizen Kiko