Telegram, la tua privacy e le deviazioni della libertà

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Oggi parliamo della consapevolezza che il sistema “mondo” ha aumentato, grazie alle tecnologie, la sua capacità di spiarci nel profondo. Parliamo di Privacy e di perché difenderla.Per sconsigliare l’utilizzo di Telegram, molti descrivono questo software come uno strumento che veicola pedopornografia, proprio grazie alla maggior sicurezza rispetto ad altri sistemi di messaggistica molto più spiabili da governi e altre organizzazioni.

Questa è un’accusa che deve essere respinta perché in Internet valgono le stesse leggi che valgono nel mondo fisico e quindi, come nel mondo reale non si può entrare in casa di una persona senza un mandato… allora non si può farlo nella casa virtuale, cioè nei nostri sistemi di comunicazione.

Però è assolutamente importante denunciare immediatamente qualsiasi persona che usi Telegram o qualsiasi altra applicazione per fare del male ad altri individui o violare le leggi.

Guardiamo una serie di video che ci spiega meglio il problema e perché dovremmo tutti preoccuparci della privacy anche se non abbiamo niente da nascondere…

Definito dal quotidiano Il Resto del Carlino “hacker buono” e conosciuto a livello internazionale come padre e fondatore del progetto DEFT Linux, uno dei sistemi per le indagini informatiche più usato nel mondo, Stefano Fratepietro, nato a Cerignola (FG), vive e si laurea a Bologna in Information Technology & Management con tesi di laurea in Informatica Forense. E’ responsabile della business unit di Cyber Security e Digital Forensics di Tesla Consulting dove eroga attività di consulenza e servizi per aziende che hanno la necessità di proteggere informazioni classificate. Svolge attività peritali partecipando come Consulente Tecnico a casi di fama nazionale. Professore a contratto per alcuni master di primo livello per alcune delle più importanti università italiane, è consulente di riferimento per importanti network televisivi e radiofonici nazionali

E ancora…
Viviamo delle vite sempre più connesse e, per questo, è importante acquisire una maggiore consapevolezza sui rischi riguardanti la nostra privacy in rete. Chi meglio di un hacker ed esperto di cybersecurity può aiutarci a farlo? Alessio L. R. Pennasilico è noto nell’hacker underground come =mayhem=- e internazionalmente riconosciuto come esperto di cyber security. Entusiasta cittadino di internet, Cyber Security Advisor, Security Evangelist, frequenta scuole, biblioteche, contesti diversi, per aiutare le persone nell’ acquisire consapevolezza sui rischi riguardanti la privacy in rete. All’interno di Obiectivo sviluppa progetti mirati alla riduzione dell’impatto del rischio informatico/cyber sul business aziendale e alla sua corretta valorizzazione economica, tramite sessioni di awareness, formazione e coaching rivolte al top management

E ancora

“La protezione della Privacy nell’era dell’Internet delle Cose, dei Big Data e dell’Intelligenza Artificiale”, di Domenico Laforenza, associato emerito e già direttore dell’Istituto di informatica e telematica del Cnr. Il paradigma dell’Internet delle “cose” riguarda l’interconnessione, mediante Internet, di miliardi di oggetti “intelligenti” in grado di raccogliere, elaborare e comunicare informazioni su se stessi e sull’’ambiente circostante, consentendo la realizzazione di molte nuove applicazioni e servizi in grado di migliorare la vita quotidiana delle persone e di contribuire anche a generare valore mediante la creazione di nuove imprese.Sebbene la prospettiva di adozione di questo paradigma sia molto interessante e promettente, è bene far presente anche i rischi legati all’uso e allo sfruttamento indiscriminato dell’enorme quantità di dati raccolta che sollevano molti interrogativi e concrete preoccupazioni (alcune delle quali veramente inquietanti) a riguardo della tutela della privacy. Infatti, sfruttando tecniche di Data Analytics, è possibile identificare le persone e profilarle a svariati livelli di dettaglio, con il rischio concreto di “sapere tutto su tutti” e, conseguentemente, aprire varchi nei confronti della privacy e delle libertà delle persone.Inoltre, con la crescente adozione dell’Intelligenza Artificiale queste preoccupazioni sono destinate a crescere ulteriormente.In queste lezioni verranno evidenziate le principali implicazioni dell’adozione di questo tipo di tecnologie con riferimento specifico alla privacy delle persone, anche alla luce di quanto disposto dal “Regolamento Generale per la Protezione dei Dati” (Regolamento UE 2016/679 – General Data Protection Regulation – GDPR), con l’intento di capire se sarà realmente possibile garantire che l’Internet delle cose si diffonda in maniera socialmente corretta.

E ancora con sottotitoli in italiano