Chiara Corbella

Chiara Corbella riceve in famiglia un’educazione cattolica e con la madre inizia a frequentare una comunità del Rinnovamento nello Spirito. Nell’estate del 2002, mentre si trova a Mediugorie con la sorella maggiore Elisa, incontra Enrico Petrillo, che si trova in pellegrinaggio con la comunità del Rinnovamento Carismatico.

I due iniziano a frequentarsi e si fidanzano; dopo sei anni, il 21 settembre 2008 si sposano ad Assisi. Al ritorno dal viaggio di nozze Chiara scopre di essere incinta, ma l’ecografia della bambina rivela un’anencefalia. I coniugi decidono che la gravidanza debba proseguire: il 10 giugno 2009 nasce Maria Grazia Letizia, che sopravvive al parto solo mezz’ora.

Dopo pochi mesi Chiara ha una nuova gravidanza ma il bambino, cui viene dato il nome di Davide Giovanni, presenta gravi malformazioni ed è privo degli arti inferiori. La gravidanza viene comunque portata a termine; il piccolo muore il 24 giugno 2010, poco dopo la nascita.[5][6]

Dopo essersi sottoposta insieme al marito a esami genetici, che escludono un collegamento fra le patologie di Maria Grazia Letizia e Davide Giovanni, Chiara ha una nuova gravidanza, ma al quinto mese[7] le viene diagnosticato un carcinoma alla lingua, e viene sottoposta a un primo intervento il 16 marzo 2011. Per la seconda parte dell’intervento è necessario attendere la nascita del bambino, ma nel frattempo Chiara non si sottopone ad alcuna terapia per non danneggiare il feto.[8]

Il 30 maggio 2011 nasce Francesco, completamente sano, e il 3 giugno successivo la madre affronta la seconda parte dell’intervento e inizia chemioterapia e radioterapia, ma ormai il tumore si è diffuso nell’organismo: Chiara muore il 13 giugno 2012 a Pian della Carlotta, località tra Cerveteri e Manziana, dove la coppia si era trasferita. La giovane lascia una preziosa testimonianza di fede, come il cardinale Agostino Vallini sottolinea al funerale, celebrato a Roma il 16 giugno 2012 nella chiesa di Santa Francesca Romana.[9] Chiara è sepolta nel cimitero del Verano a Roma, nella stessa tomba dove riposano i suoi altri due bambini.