“Viviamo come se non dovessimo mai morire,
e moriamo, così, inutilmente spendendoci,
senza avere mai completamente vissuto:
un verso che non troverà l’ultima rima.
Rimandiamo a domani un ‘ti amo’, un ‘mi manchi’
a un amore sentito, un ‘ti voglio bene’ a un amico ,
certi che ci sia il domani per farlo,
ma la certezza è spesso solo il rimpianto
di un abbraccio mancato e di un non esserci stato,
di un non aver tentato, oltre te stesso averci provato.
Serbiamo rancori e costruiamo belle menzogne,
feriamo indolenti con parole di carta vetrata
credendo che basti a far tabula rasa
l’ inflazionata parola ‘perdono’.
Corriamo scorrendo la vita
con la pretesa di colmare gli attimi di un senso
riempiendo le trancianti lancette di un orologio già fermo;
ma il senso qual è se non quello
di spegnersi sereni negli occhi di un figlio
cui lasciare la propria più grande eredità d’affetti
e d’aver dato come foglia d’autunno anche l’ultimo colore.
Urliamo i pensieri
nelle brevi distanze che separano i cuori,
basterebbe ascoltarne il sussurro
e da irredenti saremmo oltre i loro confini.
Avevo solo questo da dirti,
e volevo dirtelo oggi!”
© Domenico Antonio Matalone – DAM
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2 commenti
…d ‘aver dato come foglia d ‘autunno anche l’ultimo colore. Ti voglio bene ma non tanto😜
…d ‘aver dato come foglia d ‘autunno anche l’ultimo colore. Ti voglio bene ma non tanto?