Umana follia
“Per non fulminarmi
contavo con gli occhi
le spire appuntite,
mio padre quel filo spinato
lo usava nei campi
e per il recinto degli animali.
E’ stato un viaggio stancante,
mia madre mi teneva per mano,
guardavo un po’ da una tavola marcia
l’aria fresca da dove veniva.
Avevo tanta fame, ho sempre fame.
Quel tozzo di pane e di casa lo sogno.
Mi ero fatto un amico bambino,
ma lui era più grande,
forse per questo non viene più a trovarmi.
Mi hanno detto che ora lavora
dove c’è quel fumo grigio che sale a Dio
e non può più giocare con me.
Ho scritto grande sul fango il mio nome,
per fare vedere a Dio dove sono,
ma lo ha visto prima un uomo sulla torre.
Ho il viso sporco di fango
nel grembiule di mia mamma rosso.
“Portami a casa, mamma. Ho freddo e fame.”
© Domenico Antonio Matalone – DAM © 2018 – Copyright Tutti i diritti riservati L. 633/1941

Ricordati che se usi il browser Brave non vedrai pubblicitá su questo sito Brave.com
Se vuoi partecipare ad un gruppo Telegram di persone che praticano il miglioramento continuo puoi visitare Miracle Morning Italian fans

È la prima volta ,credo ,che ti cimenti con un tema così complesso e lo fai con la disarmante semplicità di chi le emozioni non le racconta ,ma le vive e le fa vivere,scritte sulla pelle e lette con il cuore che dopo non puo’ essere più lo stesso.
È la prima volta ,credo ,che ti cimenti con un tema così complesso e lo fai con la disarmante semplicità di chi le emozioni non le racconta ,ma le vive e le fa vivere,scritte sulla pelle e lette con il cuore che dopo non puo’ essere più lo stesso.
Umana follia!
Umana follia!
Bellissima, nel leggere i tuoi versi mi rivedo in questa scena, troppo forte. Ma bisogna ricordare per non dimenticare.
Bellissima, nel leggere i tuoi versi mi rivedo in questa scena, troppo forte. Ma bisogna ricordare per non dimenticare.
Davvero toccante.
“Ho scritto grande sul fango il mio nome,
per fare vedere a Dio dove sono,
ma lo ha visto prima un uomo sulla torre.”
Già….. Dove si tratta di cattiveria arriva sempre prima l’ occhio umano che quello di Dio, il solo che potrebbe fare miracoli contro le follie umane.
Davvero toccante.
“Ho scritto grande sul fango il mio nome,
per fare vedere a Dio dove sono,
ma lo ha visto prima un uomo sulla torre.”
Già….. Dove si tratta di cattiveria arriva sempre prima l’ occhio umano che quello di Dio, il solo che potrebbe fare miracoli contro le follie umane.