Gianni Rodari e i ponti

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C’è, c’è chi dà la colpa alle piene di primavera, al peso di un grassone che viaggiava in autocorriera: io non mi meraviglio che il ponte sia crollato, perché l’avevano fatto di cemento «amato». Invece doveva essere «armato», s’intende, ma la erre c’è sempre qualcuno che se la prende. Il cemento senza erre (oppure con Gianni Rodari e i ponti