Mamma bambina

Ti vedo scrivere come una bambina
incerta muoverti tra le righe della carta
e ti sembra tutto nuovo e importante:
cogliere l’istante sai non essere arte di tutti!
Ti vedo scrivere, mamma,
come una piccina in cerca di aiuto
e si schiude il pensiero alla creatura in sussulto
in attesa di sapere
se il compito era stato fatto bene o male;
a camminare incerta sui suoi sogni
senza pensare al futuro,
al dubbio e al triste di un passato da cambiare.
Allora mi prendevi per mano
e mano per mano è il fluire del tempo
a regalare mete sempre più nebbiose
e tu a vedermi sempre più lontano,
sempre più distante da te.
Ora che ti vedo iniziare a camminare,
su questo sentiero fatto di rovi e di perle,
ti sento rimpiangere:
cose che non hai mai avuto,
cose che mancano,
cose che forse non ci saranno mai.
Ti sento gridare e non riesco a fare nulla
proprio come te, allora, che colmavi la mia tristezza.
E anche se non riesco a dare senso al tuo vuoto
e ai macigni che senti così forti,
so che in te c’è la luce,
c’è sempre tempo per essere ciò che sei e vuoi essere:
devi solo ritrovare quel barlume dentro di te
per prendere in giro il gioco del tempo.
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