Le donne di Alda Merini

Ci sono donne…
E poi ci sono le Donne Donne…
E quelle non devi provare a capirle,
perchè sarebbe una battaglia persa in partenza.
Le devi prendere e basta.
Devi prenderle e baciarle, e non devi dare loro il tempo il tempo di pensare.
Devi spazzare via con un abbraccio
che toglie il fiato, quelle paure che ti sapranno confidare una volta sola, una soltanto.
a bassa, bassissima voce. Perchè si vergognano delle proprie debolezze e, dopo
averle raccontate si tormentano – in una agonia
lenta e silenziosa – al pensiero che, scoprendo il fianco, e mostrandosi umane e fragili e
bisognose per un piccolo fottutissimo attimo,
vedranno le tue spalle voltarsi ed i tuoi passi
allontanarsi.
Perciò prendile e amale. Amale vestite, che a
spogliarsi son brave tutte.
Amale indifese e senza trucco, perchè non sai
quanto gli occhi di una donna possono trovare
scudo dietro un velo di mascara.
Amale addormentate, un po’ ammaccate quando il sonno le stropiccia.
Amale sapendo che non ne hanno bisogno: sanno bastare a se stesse.
Ma appunto per questo, sapranno amare te come nessuna prima di loro.

Alda Merini

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24 Risposte a “Le donne di Alda Merini”

  1. Qual è la donna che ricordi con più piacere, escludendo ovviamente quelle a cui sei troppo legato per esprimere un parere obiettivo?

  2. Qual è la donna che ricordi con più piacere, escludendo ovviamente quelle a cui sei troppo legato per esprimere un parere obiettivo?

  3. Per me è molto bella….è vera…..non mi spiego invece questa cattiveria…..sembrate delle piccole donnette sterili e aride….Alda si vergognerbbe di voi

  4. Per me è molto bella….è vera…..non mi spiego invece questa cattiveria…..sembrate delle piccole donnette sterili e aride….Alda si vergognerbbe di voi

  5. sostenerci anche nella critica per esssere veramente donne
    è cio di cui abbiamo bisogno per crescere insieme e migliorare questo mondo

  6. sostenerci anche nella critica per esssere veramente donne
    è cio di cui abbiamo bisogno per crescere insieme e migliorare questo mondo

  7. Alda Merini e al di là di ogni singola banalità. Lavoro in psichiatria. Può non averla scritta lei, non importa. Forse lei avrebbe usato semplicemente un paio di righe … per dire tutto!

  8. Alda Merini e al di là di ogni singola banalità. Lavoro in psichiatria. Può non averla scritta lei, non importa. Forse lei avrebbe usato semplicemente un paio di righe … per dire tutto!

  9. A TUTTE LE DONNE

    Fragile, opulenta donna, matrice del paradiso sei un granello di colpa anche agli occhi di Dio

    malgrado le tue sante guerre per l’emancipazione.

    Spaccarono la tua bellezza e rimane uno scheletro d’amore che però grida ancora vendetta e soltanto tu riesci ancora a piangere,

    poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli, poi ti volti e non sai ancora dire e taci meravigliata e allora diventi grande come la terra

    e innalzi il tuo canto d’amore.

               ALDA MERINI
    
  10. A TUTTE LE DONNE

    Fragile, opulenta donna, matrice del paradiso sei un granello di colpa anche agli occhi di Dio

    malgrado le tue sante guerre per l’emancipazione.

    Spaccarono la tua bellezza e rimane uno scheletro d’amore che però grida ancora vendetta e soltanto tu riesci ancora a piangere,

    poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli, poi ti volti e non sai ancora dire e taci meravigliata e allora diventi grande come la terra

    e innalzi il tuo canto d’amore.

    ALDA MERINI

  11. Gentile Signora, si intuisce subito, fin dalla prima riga, che non si tratta di un testo di Alda; lei non avrebbe mai scritto una simile banalità. Cristina

  12. Gentile Signora, si intuisce subito, fin dalla prima riga, che non si tratta di un testo di Alda; lei non avrebbe mai scritto una simile banalità. Cristina

  13. Questo testo è mio, non di Alda Merini. Pubblicato in un libro, edito da Viola editrice, e legalmente protetto da copyright.
    Esistono, per altro, dichiarazioni pubbliche, e scritte, di Barbara Carniti – una delle quattro figlie di Alda Merini – la quale, in più di una occasione e senza possibilità di equivoco, spiega che il testo appartiene a me e non alla madre.
    È sufficiente controllare il Sito Ufficiale di Alda – creato, curato e gestito dalle figlie – o leggere una sua raccolta completa per appurare che questo brano non c’è, non essendo suo.
    È stato inoltre trasmesso da Fabio Volo su Radio Deejay, dal programma Parole Note su Radio Capital – che lo ha anche portato in uno dei suoi show teatrali in giro per l’Italia.
    Rimuovete il post, la firma e la foto nella loro interezza. Oppure provvedete ad una rettifica chiara ed inequivocabile.
    Grazie.
    Antonia Storace

  14. Questo testo è mio, non di Alda Merini. Pubblicato in un libro, edito da Viola editrice, e legalmente protetto da copyright.
    Esistono, per altro, dichiarazioni pubbliche, e scritte, di Barbara Carniti – una delle quattro figlie di Alda Merini – la quale, in più di una occasione e senza possibilità di equivoco, spiega che il testo appartiene a me e non alla madre.
    È sufficiente controllare il Sito Ufficiale di Alda – creato, curato e gestito dalle figlie – o leggere una sua raccolta completa per appurare che questo brano non c’è, non essendo suo.
    È stato inoltre trasmesso da Fabio Volo su Radio Deejay, dal programma Parole Note su Radio Capital – che lo ha anche portato in uno dei suoi show teatrali in giro per l’Italia.
    Rimuovete il post, la firma e la foto nella loro interezza. Oppure provvedete ad una rettifica chiara ed inequivocabile.
    Grazie.
    Antonia Storace

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