Il silenzio è Mafia! dice sinteticamente un lenzuolo bianco sotto cui è rappresentata una bambina che vivrà in un Paese, l’Italia, dove purtroppo lo Stato è spesso assente sui problemi importanti. Pezzi dello Stato sono assolutamente espressione di poteri occulti e molti buoni servitori dello Stato sanno che devono decidere tra la sopravvivenza o la lotta, persa in partenza alle bande armate e non che dominano gli affari italiani. Ma il cittadino normale può fare molto più di quello che crede. Oggi può denunciare attraverso Internet molte cose che tutti sanno ma su cui nessuno opera. Esiste in Italia l’obbligatorietà dell’azione penale e quindi fare in modo di portare a conoscenza delle forze dell’ordine i traffici illeciti e le operazioni nemmeno più occultate di esercizio di potere mafioso, può smuovere qualche coscienza ad agire. Io mi vergogno di vivere in un Paese che si dice normale e che considera normale i morti ammazzati. Questi Caini che si sono appropriati anche di molte istituzioni pubbliche stanno rubando il futuro ai bambini come quella in foto. Ti invito a non considerare la Mafia un problema solamente siciliano o del Sud. Se avrai la pazienza di guardare tutti i filmati in questo articolo, magari la prossima volta voterai persone più oneste e meno legate in maniera più o meno palese ad organizzazioni malavitose. Buona lettura e buona visione. Marco
Dare un senso alla propria vita combattendo le ingiustizie
Da un indagine socio politica e culturale della Sicilia viene fuori una mappa che descrive le emergenze e le criticità strutturali delle nove ex Province Regionali (oggi – ab inizio – Consorzi di liberi Comuni) dell’Isola del Sole. Enorme il potenziale storico culturale della Trinacria, basti pensare ai siti e alle città antiche come Akragas (Agrigento) Selinunte, Segesta, Solunto, Siracusa, Palermo ( Panormus, capitale del regno di Sicilia normanno) e ancora come Morgantina, Palazzolo Acreide pre – romane, medioevali come Erice, Troina, Castelmola, Taormina, Cefalù, Enna e l’elenco sarebbe lunghissimo e ancora più ricco se a questi si sommano i Beni Culturali, ambientali e monumentali. Sicilia felicissima? Purtroppo Sicilia buttanissima, come nel libro di Buttafuoco che descrive la rovina della trinacria dall’autonomia a Crocetta, viene nomata l’Isola!
Il Cancro è la Mafia, non come associazione delinquenziale, ma come elemento culturale che in alcune Province, come quella di Trapani, diventa il canale del sottosviluppo dove non esiste la Politica, ma il favore, dove il commercio passa attraverso il controllo di Cosa Nostra, e le imprese riciclano denaro, sono i polmoni della “Primula Rossa” delle cosche mafiose. Il primato assoluto di Trapani è solitario, come se questa fosse un territorio extraeuropeo, seguono Catania, Gela e Messina. la logistica non è un opinione è strategia del controllo.
Dando uno sguardo all’Elenco che la Regione Siciliana ha inserito nel sito ufficiale della Presidenza Crocettiana nella Provincia di trapani risulta soltanto una associazione antiraket. Sembrerebbero spariti gli onesti! No, sono solo silenziosi, e questo, come diceva Martin Luther King è il peggiore dei mali: la connivenza.
Nell’ultimo video sarebbe il caso approfondire con Wikipedia chi sono gli interlocutori