“Nelle Tue mani
Rimetto il mio mandato”
Egli si spoglia delle briglie
Nell’anno della Fede
Dell’abito dottrinale
Sobrio eppure inadatto
Pudico non indossa
L’irruenza del cuore
Dell’empatia l’umore
Del sorriso l’amore
Ligio alle regole
È il suo fare
Dalla faretra le frecce
Giammai fiondò
Dell’ardore del padre
Dell’affetto pei figli
Egli stesso figlio
Ora ricerca oppresso
Il Padre in altro luogo
Decide il sacrificio
La rinuncia più grande
Pel bene del popolo
Che amò a suo modo
In silenzio si eclissa
Sciogliendo dalla stretta
Le adorne mani
Ove è la prescelta guida
Dal candido fumo?
Ora può più il cuore
O la dotta conoscenza?
Forse che il Sommo
Non si rivolse all’ultimo
Preferendolo
E a lui si manifesta?
E lo rende re nei cuori
E lume delle menti?
A cosa vale suggere il sapere
Conoscere il mondo e il tempo
Se poi rinchiuse
Son le porte occulte
E le chiavi son disperse?
Tutto passa
L’attimo resta
La forza è nel momento
La fede come credo
Dal cuore diparte
La mente sola è perdente!
L’Universal linguaggio
Non è per gli eccelsi
Non si scende dalla Croce
Di contro la mera dottrina
Colmo di vittoria
È l’aperto cuore
Angela Petriccione
11/02/2013