Lasciate che alte nel cielo volino
parole in ceppi finora tenute.
Lasciate che la mente apra un varco
nella ragnatela di ricordi
che la imbrigliavano.
Eccolo,
il mio cuore.
Cavalca le onde e affronta la loro irruenza
e dipinge per amore e con amore
di rosso il tramonto
e con questa parola riempie
gusci di conchiglie
e impronte di cavalli al galoppo
con la schiuma alla bocca,
firma nuvole e intinge del suo profumo
suadenti rose rosse,
illumina lo sguardo
che osa sfidare
tutto e tutti, nulla teme,
sicuro di sé
fa schiudere labbra
un tempo serrate
e aprire braccia
un tempo strette al seno
finché le mani
non toccheranno il cielo.
Lasciate che il suo nome
risplenda lassù in alto
dove avrà un giorno il suo trionfo.
E l’iniziale maiuscola
Sandra Greggio