La neve cade- Boris Pasternak

La neve cade, la neve cade

Alle bianche stelline in tempesta

Si protendono i fiori del geranio

Dallo stipite della finestra:

La neve cade e ogni cosa è in subbuglio,

ogni cosa si lancia in un volo,

i gradini della nera scala,

la svolta del crocicchio.

La neve cade, la neve cade,

come se non cadessero i fiocchi,

ma in un mantello rattoppato

scendesse a terra la volta celeste.

Come se con l’aspetto di un bislacco

Dal pianerottolo in cima alle scale,

di soppiatto, giocando a rimpiattino,

scendesse il cielo dalla soffitta.

Perchè la vita stringe. Non fai a tempo

A girarti dattorno, ed è Natale.

Solo un breve intervallo:

guardi, ed è l’Anno Nuovo.

Densa, densissima la neve cade.

E chi sa che il tempo non trascorra

Per le stesse orme, nello stesso ritmo,

con la stessa rapidità o pigrizia,

tenendo il passo con lei?

Chi sa che gli anni, l’uno dietro l’altro,

non si succedano come la neve,

o come le parole d’un poema?

La neve cade, la neve cade,

la neve cade e ogni cosa è in subbuglio:

il pedone imbiancato,

le piante sorprese,

la svolta del crocicchio..

Boris Pasternak

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