Nel torpore odiato
nella notte confusa
velando
i pensieri
volando
il cielo stellato;
concupiscenza
di doni inaccessibili,
desiderio
della controparte
anelata:
ci sceglie
e si scaglia
contro le pareti
ferrate del nostro
egoismo.
Finalmente
il tempo
di esporsi
al rischio
d’innamorarsi.
Fatalmente reciso
il bordo
della bolla
dove siamo separati
dal mondo tutto
che guarda
inorridito
la nostra complicità
malriuscita
deperita.
Come avviene
all’alba del capire,
un guizzo
un gesto
profondo
come squarcio,
finalmente
restituito
il tempo
e il senso
alle parole,
esposto
alla luce del vero.
Altre poesie dell’autore sul suo blog gestoeparola.wordpress.com
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