Dammi mille baci
di C. Valerio Catullo, Carme V
Viviamo, mia Lesbia, e amiamo
e ogni mormorio perfido dei vecchi
valga per noi la più vile moneta.
Il giorno può morire e poi risorgere,
ma quando muore il nostro breve giorno,
una notte infinita dormiremo.
Tu dammi mille baci, e quindi cento,
poi dammene altri mille, e quindi cento,
quindi mille continui, e quindi cento.
E quando poi saranno mille e mille
nasconderemo il loro vero numero,
che non getti il malocchio l’invidioso
per un numero di baci così alto.
(traduzione di Salvatore Quasimodo)
Via [nunzyconti]
6 commenti
bellissimi ricordi di un liceo classico
molto diverso da quello di oggi!!!
bellissimi ricordi di un liceo classico
molto diverso da quello di oggi!!!
il grande catullo ,che io ho amato negli studi classici latini ,penso le tutte le sue poesie siano belle e molto attuali
il grande catullo ,che io ho amato negli studi classici latini ,penso le tutte le sue poesie siano belle e molto attuali
e il testo latino perchè no?
e il testo latino perchè no?