Animula vagula blandula – Adriano

Animula vagula blandula…
piccola anima smarrita e soave
compagna e ospite del corpo
ora t’appresti a scendere in luoghi incolori,
ardui e spogli
ove non avrai più gli svaghi consueti .
un istante ancora
guardiamo insieme le rive familiari
le cose che certamente non vedremo mai più…
cerchiamo d’entrare nella morte a occhi aperti…
Adriano

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29 Risposte a “Animula vagula blandula – Adriano”

  1. semplicissimo: quello che tu chiami cristianesimo esisteva già 2000 anni prima. Il culto di Mitra. Non ti pare strano che anche costui sia nato da una vergine e intorno al 25 dicembre (pur rapportato alla cosmologia di allora)?

  2. semplicissimo: quello che tu chiami cristianesimo esisteva già 2000 anni prima. Il culto di Mitra. Non ti pare strano che anche costui sia nato da una vergine e intorno al 25 dicembre (pur rapportato alla cosmologia di allora)?

  3. Mi sembra che Adriano, quando scriveva questi bellissimi versi, non avesse conosciuto la predicazione di Gesù e condiviso la speranza della Resurrezione. Possibile che, pur avendo governato l’Impero fra il 117 e il 138 d.C., non abbia sentito parlare di un Personaggio che ha segnato così profondamente il pensiero e la storia dell’umanità? C’è qualcuno che può darmi una spiegazione? Grazie!

  4. Mi sembra che Adriano, quando scriveva questi bellissimi versi, non avesse conosciuto la predicazione di Gesù e condiviso la speranza della Resurrezione. Possibile che, pur avendo governato l’Impero fra il 117 e il 138 d.C., non abbia sentito parlare di un Personaggio che ha segnato così profondamente il pensiero e la storia dell’umanità? C’è qualcuno che può darmi una spiegazione? Grazie!

  5. Grazie per la segnalazione del pdf, è un libro che ho letto e rileggo e mi fa piacere averlo anche sempre con me nel computer 🙂

  6. Grazie per la segnalazione del pdf, è un libro che ho letto e rileggo e mi fa piacere averlo anche sempre con me nel computer 🙂

    1. Les yeux ouverts….gli occhi aperti. Così Marguerite Yourcenar, parafrasando il suo amato Adriano , ha voluto intitolare le sue conversazioni con Matthieu Galey.

  7. Scusatemi, avrei una curiosità, ma perchè la parte ”un istante ancora, guardiamo insieme le rive familiari, le cose che certamente non vedremo mai più…cerchiamo d’entrare nella morte a occhi aperti…” non si trova in latino?
    E’ stata aggiunta in seguito da altre persone?

    1. Cara Marta, hai perfettamente ragione.
      Il passo in questione è infatti semplicemente l’explicit delle ‘Memorie di Adriano’, il capolavoro di Marguerite Yourcenar. Il romanzo si presenta come una lunghissima epistola autobiografica che Adriano stesso scrive all’ancora giovane Marco Aurelio, in una sorta di testamento spirituale. Ovviamente le parti che hai rilevato come spurie sono aggiunte di Yourcenar, frammiste qui in maniera poco accorta alla poesia originale, tanto da far apparire il tutto come un’unica lirica apocrifa ^^
      Il vero testo latino, con traduzione, è questo. Adriano lo scrisse davvero poco prima di morire.
      « Animula vagula blandula
      Hospes comesque corporis
      Quae nunc abibis in loca
      Pallidula rigida nudula
      Nec ut soles dabis iocos»
      « Piccola anima smarrita e soave,
      compagna e ospite del corpo,
      ora t’appresti a scendere in luoghi
      incolori, ardui e spogli,
      ove non avrai più gli svaghi consueti»
      Spero di essere stato esauriente e d’aiuto 🙂 Ciao!
      PS: Qui trovi l’ebook in PDF delle ‘Memorie’. Te lo consiglio davvero perché è un libro bellissimo! 😀
      http://ilterzoorecchio.files.wordpress.com/2011/01/yourcenar-marguerite-memorie-di-adriano2.pdf

  8. Scusatemi, avrei una curiosità, ma perchè la parte ”un istante ancora, guardiamo insieme le rive familiari, le cose che certamente non vedremo mai più…cerchiamo d’entrare nella morte a occhi aperti…” non si trova in latino?
    E’ stata aggiunta in seguito da altre persone?

    1. Cara Marta, hai perfettamente ragione.
      Il passo in questione è infatti semplicemente l’explicit delle ‘Memorie di Adriano’, il capolavoro di Marguerite Yourcenar. Il romanzo si presenta come una lunghissima epistola autobiografica che Adriano stesso scrive all’ancora giovane Marco Aurelio, in una sorta di testamento spirituale. Ovviamente le parti che hai rilevato come spurie sono aggiunte di Yourcenar, frammiste qui in maniera poco accorta alla poesia originale, tanto da far apparire il tutto come un’unica lirica apocrifa ^^
      Il vero testo latino, con traduzione, è questo. Adriano lo scrisse davvero poco prima di morire.
      « Animula vagula blandula
      Hospes comesque corporis
      Quae nunc abibis in loca
      Pallidula rigida nudula
      Nec ut soles dabis iocos»
      « Piccola anima smarrita e soave,
      compagna e ospite del corpo,
      ora t’appresti a scendere in luoghi
      incolori, ardui e spogli,
      ove non avrai più gli svaghi consueti»
      Spero di essere stato esauriente e d’aiuto 🙂 Ciao!
      PS: Qui trovi l’ebook in PDF delle ‘Memorie’. Te lo consiglio davvero perché è un libro bellissimo! 😀
      http://ilterzoorecchio.files.wordpress.com/2011/01/yourcenar-marguerite-memorie-di-adriano2.pdf

  9. Purtroppo le raccolte di poesie di Adriano sono in italia fuori catalogo.
    Grazie per aver ricordato l’animula vagula, e il suo apprestarsi al finale viaggio nell’Ade.
    Con ogni probabilità , la Yourcenair , autrice delle Memorie di Adriano , ha citato l’ultima strofa della poesia come titolo della intervista biografia :
    Ad occhi aperti.
    Grazie ancora.

  10. Purtroppo le raccolte di poesie di Adriano sono in italia fuori catalogo.
    Grazie per aver ricordato l’animula vagula, e il suo apprestarsi al finale viaggio nell’Ade.
    Con ogni probabilità , la Yourcenair , autrice delle Memorie di Adriano , ha citato l’ultima strofa della poesia come titolo della intervista biografia :
    Ad occhi aperti.
    Grazie ancora.

  11. come mai questa poesia sull’animula?
    sono molto curiosa perchè l’amore che ho perso diceva di sentirsi un’animula, che sua madre da piccolo lo chiamava in tal modo.
    Pensavo fosse un acosa rara

    1. il resto proviene da una glossa al manoscritto 1278 Ks del monastero benedettino di Benediktbeuren e recita così: VNVM MOREMVR TEMPORIS PVNCTVM ATQVE AMICA LITORA SPECTEMVS ET RES QVAS DEHINC NON AMPLIVS VIDEMVS MORTEM OCELLIS VIVIDIS EN OPPETAMVS ALGIDAM

  12. come mai questa poesia sull’animula?
    sono molto curiosa perchè l’amore che ho perso diceva di sentirsi un’animula, che sua madre da piccolo lo chiamava in tal modo.
    Pensavo fosse un acosa rara

    1. il resto proviene da una glossa al manoscritto 1278 Ks del monastero benedettino di Benediktbeuren e recita così: VNVM MOREMVR TEMPORIS PVNCTVM ATQVE AMICA LITORA SPECTEMVS ET RES QVAS DEHINC NON AMPLIVS VIDEMVS MORTEM OCELLIS VIVIDIS EN OPPETAMVS ALGIDAM

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